IL SANTO PATRONO: San Damiano de Veuster
Padre Damiano de Veuster (Tremelo, 3 gennaio 1840 – Molokai, 15 aprile 1889) è stato un presbitero e missionario belga, appartenente alla Congregazione dei Sacri Cuori. Dedicò la sua vita come missionario nell'isola di Molokai, nelle Hawaii, dedicandosi alla cura dei malati di lebbra.
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Figlio di contadini fiamminghi, entrò nel noviziato della Congregazione dei Sacri Cuori a Lovanio assumendo il nome di Damiano: dopo gli studi teologici e filosofici a Parigi, emise i voti perpetui il 7 ottobre 1860.
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Il 19 marzo 1864, padre Damiano sbarcò nel porto di Honolulu, per svolgere la sua missione e il 24 maggio 1864 fu ordinato sacerdote.
Prestò servizio pastorale presso diverse parrocchie sull'isola di Oahu proprio mentre il regno delle Hawaii stava affrontando un periodo particolarmente difficile dal punto di vista sanitario: i commercianti stranieri ed i marinai avevano introdotto nell'arcipelago numerose nuove malattie che la popolazione locale non era in grado di affrontare. Migliaia di persone morirono a causa di mali come l'influenza e la sifilide e la lebbra. Il Re relegò i lebbrosi del regno in alcune colonie situate nel nord dell'isola di Molokai, dove Padre Damiano chiese il permesso di andare a svolgere la sua missione.
Il primo impatto con la realtà di Molokai fu terrificante: non esisteva nessuna legge, donne e bambini erano costretti alla prostituzione, i malati venivano abbandonati senza cure in una specie di ospedale dove i medici erano lebbrosi a loro volta, i morti erano lasciati insepolti.
Il vescovo Maigret presentò Damiano ai coloni come un padre, e aggiunse, che li avrebbe amati a tal punto che non avrebbe esitato a divenire uno di loro: "vivere e morire con loro".
Il primo passo di Damiano fu quello di costruire una chiesa e di stabilire la Parrocchia di Santa Filomena. Passava per i villaggi battezzando e promuovendo il culto al SS.mo Sacramento, del quale diceva: "Senza la presenza costante del nostro Divino Maestro nella mia povera cappella, io non avrei mai potuto perseverare, condividendo la mia sorte con quella dei lebbrosi di Molokai".
Non fu solo un sacerdote; svolse bene anche il ruolo di dottore: curò ulcere, costruì case e letti, costruì bare e scavò tombe. L'arrivo di Padre Damiano fu considerato una vera e propria svolta per la comunità.
Sotto la sua direzione, la comunità si dotò di leggi che regolassero la vita comune, costruì capanne e case decorose anche esteticamente, eresse scuole e creò fattorie, costruì cappelle, un orfanotrofio, refettori e dormitori.
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Nel dicembre del 1884 Padre Damiano contrasse la lebbra.
Nonostante la scoperta continuò a lavorare attivamente per portare a fine i suoi progetti fino alla morte.
Padre Damiano morì di lebbra nel 1889, all'età di 48 anni: fu inizialmente seppellito a Molokai, per poi essere riportato in patria nel 1936 a Lovanio (Belgio) vicino al villaggio in cui nacque.
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Anche Mahatma Gandhi difese la vita e il lavoro di Padre Damiano; considerò Damiano come fonte di ispirazione per le sue campagne sociali in India.
Gandhi scrisse: "La politica e il mondo giornalistico possono vantare eroi, ma pochi possono essere paragonati a Padre Damiano di Molokai. Vale la pena dare un'occhiata alle fonti di tale eroismo".
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Padre Damiano fu beatificato a Bruxelles da Papa Giovanni Paolo II il 3 giugno 1995.
Il 20 dicembre 1999 Jorge Medina Estévez, Cardinale Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, su richiesta dalla Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, inserì il nome di Damiano nel calendario liturgico (fra gli extra commemorativi) al giorno 10 maggio.
La Congregazione per le cause dei santi ha esaminato alcuni casi di guarigioni attribuite all'intercessione di padre Damiano e ne ha riconosciuto la natura sovrannaturale; Padre Damiano è stato canonizzato l'11 ottobre 2009 da Papa Benedetto XVI.
Ad oggi Padre Damiano è considerato come il più grande belga di tutti i tempi.
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